Il trash in tv ed i 5 programmi più attesi del 2015

Oggi, guardando distrattamente la pubblicità su Real Time, mi sono chiesto: ma quante e quali cazzate riusciamo a guardare in tv?

Dico “riusciamo” perché io sono il primo della fila ad appassionarmi a programmi trash. Però ce ne sono alcuni che davvero mi lasciano perplesso, perché mi fanno pensare a quanto si possa scatenare la mente umana per dare da mangiare ad un popolo di teledipendenti sempre più (ma qualitativamente meno) esigente.

Ormai ci sono tutti i programmi sulle professioni più impossibili: da quello che fa l’assaggiatore di coccodrilli a quello che collauda sonde anali per piranha, da quello che fa a braccio di ferro con gli elefanti al racconto della vita del più famoso collezionista di pustole del Mondo. Continua a leggere “Il trash in tv ed i 5 programmi più attesi del 2015”

“Compro/vendo casa disperatamente”: ci pensa Paola Marella

In attesa che i saggi facciano il loro dovere e che il nuovo Presidente della Repubblica, cioè il Mago Galbusera, venga nominato, ho pensato di scrivere qualcosa su un mio vecchio pallino, che mi è tornato in mente grazie ad un commento fatto ieri su un post di qualche tempo fa (grazie Selina!).

Il mio vecchio pallino ha un nome ed un cognome: Paola Marella.

“Ma cos’è Paola Marella?”, chiederebbe mio figlio nella curiosità tipica della sua età. “E chi cazz’è?”, chiederebbe il mio amico Sergio, replicando la domanda già posta durante la celebrazione del mio matrimonio al sentire nominare Santa Beretta Molla. Continua a leggere ““Compro/vendo casa disperatamente”: ci pensa Paola Marella”

Shopping night: l’importante è crederci

Se durante il vostro zapping quotidiano vi siete soffermati su Real Time (canale 31 del digitale terrestre) abbastanza a lungo da assistere ad un passaggio pubblicitario, avrete probabilmente visto lo spot di un programma che si chiama Shopping Night.

Si tratta di una trasmissione in cui tre donne, elegantemente agghindate in vestaglia e pantofole, vengono portate all’interno della Rinascente a Milano ed hanno a disposizione alcuni minuti per fare uno shopping selvaggio.

Detta così conosco tante donne che potrebbero dire “Magari succedesse a me!!!”. E invece no, perché in realtà le concorrenti non possono prendere ciò che vogliono e portarselo a casa ma devono attenersi al tema scelto dai conduttori e scegliere la vestita (o l’outfit, come amano chiamarlo) più adatta per l’occasione: la vincitrice potrà portarsi a casa ciò che indossa.

shoppingnight arrivo

L’arrivo delle concorrenti in una puntata di Shopping Night
(fonte www.realtimetv.it)

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Lucidate l’argenteria, arriva Csaba!

Da quando in Italia ha fatto il suo ingresso trionfale il digitale terrestre, tra i tanti canali che si sono fatti sempre più apprezzare ne esiste uno molto particolare, Real Time.

Perché particolare? Perché è un canale che raramente lascia indifferenti.

In altri post abbiamo già parlato di alcuni programmi come Cortesie per gli ospiti, The Cake Boss o Kitchen Boss, ma conosciutissimo è anche, ad esempio, Cucine da Incubo, in cui il pluristellato chef Gordon Ramsay mette la sua esperienza al servizio di ristoranti da incubo ad un passo dal baratro nel tentativo di evitare il fallimento. Per un motivo o per un altro si tratta di programmi con la loro dose di simpatia anche se non tutto è sempre condivisibile.

Sull’onda di Cucine da Incubo è nato Tabata mani di forbice, in cui Tabata Coffey, parrucchiera australiana simpatica come una cartella esattoriale, fa la stessa cosa di Ramsay ma con i parrucchieri. Uno si chiede che cavolo di programma possa essere la ristrutturazione di un negozio di parrucchiera (senza alcuna offesa, sia ben chiaro): ci dobbiamo aspettare di vedere le mirabolanti imprese di un benzinaio o di un biologo (così mi ci metto in mezzo pure io)? Continua a leggere “Lucidate l’argenteria, arriva Csaba!”

Non toccate quella pizza…

“Vendere” sembra essere diventata la cosa più importante del mondo. Un oggetto, un servizio o se stessi, non importa, basta riuscirci. A qualunque costo. Certo, a volte si casca male e si rischiano degli sfondoni grossolani.
Questo è ciò che accade sempre più frequentemente nei programmi di cucina in TV.
L’offerta di questi programmi è pressoché infinita, si trova di tutto. Ma davvero di tutto! E non vuol dire che sia un bene!
Mi viene in mente Alessandro Borghese, chef di Real Time, protagonista di molte trasmissioni, che si atteggia come se avesse non tre ma un’intera costellazione di stelle Michelin, per poi rivelarsi molto più terra terra (guardatelo mangiare in Cortesie per gli ospiti: gomiti piantati sul tavolo, faccia da “mmm proprio bbbono” quando assaggia il vino… gli manca solo la parola. Pardon, il rutto).