Outcast per i fifoni

Finalmente abbiamo visto la puntata pilota di Outcast. L’attesa, per gli amanti del genere, era tanta e la reazione generale è stata abbastanza positiva. Certo, c’è chi l’ha visto in maniera sfrontata e chi forzandosi un po’ a vincere qualche timore. Io, ad esempio, dopo la puntata ho acceso la luce per andare a prendere l’acqua in cucina 🙂

Ed allora ecco qui la prima puntata di Outcast per i fifoni, perché magari cercando di reinterpretare in chiave più o meno ironica ciò che ci fa paura riusciamo a vincere le nostre paure. O almeno, io in questo modo, anni fa, sono riuscito a vedere L’Esorcista.

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No, io non ringrazio l’ex Presidente

Non so, rimango abbastanza allibito dal numero di persone che hanno usato l’hashtag #Graziepresidente per le dimissioni di Napolitano. E rimango ancora più allibito da quelli che lo considerano un “nonno“.

Ebbene, io no, non ringrazio l’ormai ex Presidente della Repubblica.

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Perché non posso credere nello Stato

Io vorrei fortemente poter credere nello Stato italiano, ma non posso. Credo, al contrario, negli italiani e sono orgoglioso di essere italiano. Ma, purtroppo, non riesco a riporre fiducia nello Stato.

Facciamo un esempio. Supponete di far parte di una famiglia media italiana: i problemi sono, solitamente, l’estinzione di un mutuo, l’acquisto dell’abitazione in cui magari si è in affitto, l’avvio di un’attività… Aggiungete voi altri possibili scenari.

A questo punto supponete di vincere al Superenalotto: da un momento all’altro vi trovate a disposizione qualche milione di euro. Supponiamo che non abbiate il QI di un branco di scimmie urlatrici: cosa fareste? Estinguereste il mutuo, comprereste la casa, investireste nell’attività, ecc. Magari vi togliereste pure qualche sfizio, perché no? Ed il resto lo mettereste in banca, perché giustamente anche le banche devono mangiare.

Lo Stato, invece, non ragiona così. Continua a leggere “Perché non posso credere nello Stato”

Come sarà il 2014?

Ci siamo affannati a maledire il 2013, chi per un motivo chi per un altro, ma cosa ci fa pensare che il 2014 possa essere un anno migliore? Voglio dire, al di là delle personali e legittime speranze, quali segnali ci fanno sperare in un anno di maggior fortuna per noi e per il nostro Paese?

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Tutta colpa di Berlusconi

Sono giorni di frenetica discussione su amnistia e indulto, temi da trattare con delicatezza (o almeno così dovrebbe essere), se non altro nel rispetto degli italiani onesti che, quando si affrontano questi argomenti, cominciano a pensare di non essere mica tanto tutelati.

Eppure, mi sembra che ogni giorno il vero problema che attira l’attenzione dei più sia: la riforma riguarderà anche Berlusconi oppure no? Oddio, la risposta il Ministro Cancellieri l’ha data anche venerdì mattina a Giovanni Minoli su Radio24: no, non riguarderà Berlusconi. Ma il dibattito è aperto.

Tuttavia, quello che mi domando è: possibile che di qualunque cosa si parli ci sia  sempre e comunque il terrore che qualcosa possa andare a vantaggio di Berlusconi? Possibile che il problema dell’Italia sia Berlusconi? Continua a leggere “Tutta colpa di Berlusconi”

Scoop: la vera cronaca del ritiro dei Ministri in Abbazia

Quella che state per leggere è la cronaca assolutamente reale (ci mancherebbe che non fosse vera) di ciò che è accaduto durante il ritiro del Governo presso l’Abbazia di Spineto. Perché quello che avete letto sui giornali, a partire dal litigio tra Letta e Alfano, è solo ciò che vogliono farvi credere!

Non chiedetemi come ne sono venuto in possesso, perché devo chiaramente tutelare le mie fonti…

Ecco come sono andate le cose.  Continua a leggere “Scoop: la vera cronaca del ritiro dei Ministri in Abbazia”

Le primarie: che gran puttanata…

Mi prendo questo piccolo spazio per una semplice riflessione sulle primarie del PD e del PDL.
Cominciamo dal PD,che ieri mi ha gentilmente mandato a casa questa pubblcità:

Quindi: non solo il PD presenta cinque candidati che fanno capo a correnti, partiti e posizioni spesso totalmente in opposizione tra di loro, ma nella campagna pubblicitaria uniscono come sinonimi le primarie e quelle che saranno poi, in un secondo momento ,le elezioni vere e proprie. Non ti dicono “Scegli quello che sarà il tuo candidato Presidente del Consiglio” ma passano direttamente al passo successivo.

Che è successo? Napolitano eleggendo Monti Presidente del Consiglio ed infischiandosene del parere degli italiani ha fatto scuola?

E a destra cosa succede? Il delirio totale.

Ad oggi si sa quanti saranno questi benedetti candidati? Non ancora, almeno non credo, visto che l’elenco cambia ogni giorno.

Fino a due giorni fa c’era la Mussolini, che poi ha detto che si onorerà di non partecipare alle primarie, definite “un masochistico strumento politico”. Dubbio n°1: non lo sapevi prima? Dubbio n°2: quindi non è che non ti candidi perché conti come il due di bastoni quando briscola è fiori?

Io davvero non capisco come possano pensare nel PDL di poter dare una svolta al Paese quando per decidere il candidato alla Presidenza del Consiglio si fa una lista di almeno una dozzina di nomi di cui almeno la metà prenderà meno del 10% (magari il 4-5%). Non si fa altro che riportare nell’ambito delle primarie il caos che regna nelle normali elezioni, in cui troviamo decine di liste che prendono dallo 0,5  al 2-3%.

Perché candidarsi alle primarie se si ha una prospettiva di voto che non arriva alla doppia cifra? Perché andare a creare del casino e basta? Questo è il modo “nuovo” con cui si pensa di governare il Paese?

Così le primarie non sono più un modo democratico per dare ai cittadini la possibilità di scegliere il proprio candidato, ma la soluzione che i partiti hanno trovato per risolvere le faide interne lasciando a noi il compito di fare ciò che loro non riescono o non vogliono fare, cioè scegliere.

Se esistesse una linea condivisa all’interno di uno schieramento che vorrebbe governare e che quindi deve mostrare un minimo di stabilità (= credibilità), ci troveremmo davanti una così ampia e variopinta gamma di scelta?

Io direi proprio di no…

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